Domani torno al lavoro dopo tre giorni di vacanza (argh!).
Li ho passati in prevalenza a dormire e a riposarmi e a ciondolare cercando di non pensare assolutamente a niente di brutto, nel tentativo di riprendermi dalla botta di stress che mi ha preso negli ultimi tempi.
Così stasera preparerò il mio pranzo per domani, i vestiti e la faccia allegra da indossare al mio ritorno.
A volte quando ripercorro le tappe che mi hanno portato al mio lavoro attuale non posso fare altro che ammettere che è stato soprattutto il caso di alcuni incontri, ad avermi portato dove sono approdata.
Anche se da piccola, quando mi chiedevano cosa volessi fare da grande rispondevo alternativamente: il pompiere e il tabaccaio, in realtà, non era vero.
Oggi come oggi, forte della mia esperienza di vita, posso dire che non sarei mai stata in grado di scivolare giù dal palo nella divisa da pompiere come fanno nei film, giusto in tempo per saltare dentro al camion e salvare vite umane, per cui mi sento di dire, con buona approssimazione, che non sarei stata gran che come pompiere.
Anche il tabaccaio, figura professionale che pur mi affascinava tanto perché immaginavo che avrei passato tutta la vita circondata da caramelle gomme e cioccolata, a pensarci con il senno di poi, posso dire che non mi sarebbe stato poi tanto congeniale. Sono quindi contenta di non avere seguito le mie inclinazioni infantili.
C’è però una cosa che pensai una sera, mentre da piccola guardavo la tv, una domanda che mi sorse dal profondo dopo un’attenta riflessione e che mi aprì uno squarcio su uno dei miei mondi possibili. Mi chiesi: ma chi li costruisce i pupazzi del Muppet Show?
Fu un attimo e mi immaginai nel mio laboratorio, immersa tra le stoffe, gli occhi tondi di polistirolo, la colla, i capelli fucsia e fluttuanti dei quei mostriciattoli dalla bocca enorme, i costumi ed i capelli biondi di Miss Piggy, il colletto di Kermit la rana, il becco adunco di Gonzo.
Ecco, ecco qual era la mia strada. Cosa ci poteva essere di meglio al mondo che vivere circondati da creature di pelo e di stoffa, morbide e dolcissime, mostriciattoli innocui, rane e cani, orsi uccelli e maiali!
Avrei inventato pupazzi morbidi con grandi nasi e sguardi tristi.
Avrei incollato e cucito zampe di feltro, manine di rana, piume e peluches.
Ancora oggi, quando sogno ad occhi aperti mi immagino felice circondata da improbabili pupazzi, che proprio per il loro essere strampalati, bizzarri e fuori posto, sicuramente mi rassomigliano di più e mi fanno sentire più a mio agio che gli umani. Soprattutto gli umani con i quali lavoro adesso.
Domani tornerò nel mondo “normale” ad aspettare il momento di prendermi un’altra vacanza per tornare nel mio mondo stravagante.
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“Questo grande.grande bartleby sooooogn”
p.s. però chi ti ha visto almeno una volta nella vita, ha letto in modo palese la tua passione :0
bè in effetti anche dove lavoriamo noi i pupazzi non mancano 😛
“Il meraviglioso mondo di bartleby”
Io da piccolo non avevo idee precise sul lavoro che avrei voluto da fare, da grande poi non è cambiato molto, so soltanto quello che non vorrei fare ed a volte sono costretto a farlo!!!
Io da piccola volevo fare la cassiera della Coop. É tutto dire, eh?
Io da piccolissimo volevo fare il figlio della Carrà e del biondo dei Ricchi & Poveri, pensa te.
S.
P.S.: Non so esattamente in cosa, ma adesso che ci penso mi ricordi un po’ quel tesorino di Miss Piggy. 🙂
ma in fondo in fondo, qualche creatura di pezza ce la costruiamo lo stesso…. non credi?!
🙂
anch’io volevo fare il tabbaccaio da piccolo: mi sembrava un lavoro semplice e alla mia portata. ma forse dopo 20 sprecati nelle assicurazioni coronerò questo sogno infantile
@mansardasulmare: forse hai ragione, si vede che proprio normale non sono 😉
@normalacid: di pupazzi è pieno il mondo, ma soprattutto abbondano un uffici come il tuo.
@ago: anche io so dire meglio quello che non voglio piuttosto che quello che voglio. oddio ti somiglio! ahhhh!
@pirupiru: cassiera alla Coop: i bambini sono così.
@replay: cosa vorresti dire che sono grassa??(da leggere con l’intonazione di Miss Piggy quando urla a Kermit)
@paciugo:ognuno di noi è un po’ un pupazzetto, io per lo meno!
@limiteumano: coraggio apriamoci una tabaccheria!
Anche se non sembra ho qualche pupazzo preferito anch’io, tipo Camillo, l’orsacchiotto di lana che mia madre fece ai ferri (conservato in uno scatolone).
Sono belli perché fanno calore, non so se mi spiego.
P&C slog(g)ato 🙂
sei sempre bellissima,bravissima,intelligentissima.